- pomeriggio
- Cod. EG.18
- 12/05/2011
- 14:30 - 16:30
Il Diritto d'autore nelle reti
E’ fondamentale sottolineare che nella nostra era, nella quale lo sviluppo della rete ha modificato notevolmente l’accesso ai contenuti rendendolo praticamente incontrollabile, si deve tutelare la creatività affrontando la tematica del diritto d’autore in ambito digitale.
La possibilità di fruire dei contenuti digitali, offerta dalle nuove tecnologie e della rete internet in particolare, pone il rischio che la circolazione dei contenuti avvenga senza limiti temporali e spaziali sfuggendo al controllo di coloro che sono titolari dei diritti, che subiscono un depauperamento dei proventi economici derivanti da una legittima diffusione e commercializzazione delle opere.
L’accesso dei contenuti online e le strategie da attuare per consentire un’adeguata tutela dei diritti d’autore sono argomenti sui quali esiste un vivace dibattito in Italia, e non solo, in quanto necessitano di una regolamentazione circostanziata ed attenta.
La Tavola Rotonda, inserita nelle manifestazioni della Giornata Mondiale della Proprietà Intellettuale vuole essere un momento di riflessione sull’evoluzione dei contenuti digitali nel terzo millennio, e sulle scelte strategiche da attuare in materia di Tutela della Proprietà Intellettuale, che presuppone la valorizzazione e la promozione della cultura e sostiene la creatività. Pertanto “ Il Diritto d’Autore in rete” si prefigge l’obiettivo di ascoltare le esigenze e di proporre una sintesi che potrà essere analizzata per dare risposte concrete ai nuovi scenari aperti dall’era digitale.
L’evento è introdotto dal Direttore Generale per le Biblioteche, gli Istituti Culturali e il Diritto d’Autore Dott. Maurizio Fallace,presentato dal Direttore del Servizio III per il Diritto d’Autore e la Vigilanzasulla S.I.A.E. Dott.ssa Maria Concetta Cassata, ed è coordinato dal Presidente del Comitato Consultivo Permanente per il Diritto d’Autore Avv. Paolo Marzano, e coinvolge la Presidenza del Consiglio dei Ministri nonché altre realtà istituzionali di notevole rilievo unitamente ai maggiori Attori operanti nel campo della Tutela della Proprietà Intellettuale.
Programma
Il mercato della musica sta cambiando a ritmi vertiginosi. Enzo Mazza analizza il tema del “cloud computing” come nuovo modello di business per la distribuzione della musica in rete, anche se a dire il vero i modelli sono più di uno dalle piattaforme come i-tunes, agli accordi tra case discografiche e youtube. Il tema cardine di un’agenda digitale di un paese è quello dei contenuti che sono un prodotto che traineranno il resto dei consumi digitali. In questo senso le piattaforme informatiche per l’offerta legale di musica sono la chiave di volta, ma d’altra parte l’azione di contrasto alla pirateria non va eliminata perché è l’elemento fondamentale per lo sviluppo di business innovativi.
Guido Scorza inizia il suo intervento richiamando i due interventi che lo hanno preceduto, quello di Gianluca Scarponi e quello di Alessandro Occhipinti, e sui toni che questi relatori hanno usato, per sottolineare come, in materia di tutela del diritto d’autore, il modello di business legale dovrebbe venire prima delle iniziative di enforcement. Gli utenti della rete non sono, infatti, bovini facili da guidare attraverso steccati o barriere, l’approccio corretto per Scorza è quello di promuovere il mercato legale sulla rete e solo dopo concentrarsi sui “ladri”, ma sui veri ladri, ossia su coloro che scientemente di fronte alla possibilità di fruire facilmente di un contenuto legale scelgono di fruirne in maniera pirata. Piuttosto delle campagne di pirateria che fanno del fruitore un criminale e che innescano meccanismi di mitizzazione, occorrerebbe, quindi, mettere mano alla normativa anche in considerazione del fatto che il diritto d’autore è solo uno tra i diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione.
Saluti ed Apertura dei lavori
Coordina
- Paolo Marzano(Presidente - Comitato Consultivo Permanente per il Diritto d’Autore)
Relatori
- Il ruolo della SIAE per lo sviluppo di un'offerta legale dei contenuti in rete AttiPaolo Agoglia(Capo Ufficio Legislativo - SIAE)
Le nuove tecnologie, non si succedono, ma si affiancano continuamente, producendo innumerevoli nuove forme attraverso le quali le opere dell’ingegno vengono diffuse e offerte al pubblico. Così Paolo Agoglia apre il suo intervento sottolineando la difficoltà per il legislatore di adeguarsi a questo contesto nella tutela del diritto d’autore. L’intuizione della SIAE in questo ambito consiste, allora, nella creazione di licenze speciali per internet per alimentare l’offerta legale di contenuti della rete. Si tratta di un ricco carnet che ha comportato accordi specifici con partener internazionali come Yuotube, Microsoft o Telecom Italia. In chiusura di intervento Agoglia cita le linee guida dell’AGCOM del dicembre 2010 manifestando l’interesse e la disponibilità della SIAE a contribuire alla creazione di una offerta legale forte che aiuti a disincentivare la diffusione illegale.
- Come affrontare i costi di transazione nella diffusione on line delle opere di ingengno AttiPierfrancesco Attanasio(AIE - Associazione Italiana Editori)
Pierfarncesco Attanasio concentra il suo intervento sui progetti di digitalizzazione di massa, come quelli avviati da Google e dai sistemi bibliotecari nazionali, che hanno dato vita ad un dibattito sul come remunerare correttamente il titolare del diritto d’autore dell’opera. Il punto è che i costi di transazione sono un problema. Tuttavia si tratta di un problema che in passato è già stato risolto utilizzando forme di gestione collettiva dei diritti. Anche per i contenuti in rete, quindi, la soluzione potrebbe essere risolta da una gestione collettiva innovativa che prenda in considerazione la tipologia delle opere e non l’uso che dell’opera si fa. Ma il tema dei costi di transazione non può essere affrontato in maniera efficiente se non si introducono innovazioni profonde anche nei meccanismi di gestione delle informazioni sui diritti, innovazioni che prendano in considerazione esse stesse la rete.
- Le nuove norme per i reati di violazione del diritto d'autore AttiTommaso D'Onofrio(Presidente - AISCRIS)
Tommaso D’Onofrio si focalizza sul tema dei reati di violazione del diritto d’autore e sulle recenti modifiche del Decreto Legislativo 231/01. In particolare D’Onofrio spiega come alla luce delle variazione introdotte nel 2009, un’organizzazione (pubblica o privata, anche se ditta individuale) che non preveda nella propria struttura un protocollo specifico per impedire reati di violazione del diritto d’autore, è soggetta a pene che vanno da sanzioni pecunarie a sanzioni interdittive. Ancor più gravi sono le pene previste per quelle organizzazioni che forniscono supporto, anche involontario (indicizzazione o ricerca strutturata), alla violazione delle norme sul diritto d’autore.
- Il diritto d'autore alla luce dei cambiamenti introdotti dalle nuove tecnologie AttiMario Fabiani(Professore Emerito - Esperto del Comitato Consultivo Permanente per il Diritto d’Autore Direttore Responsabile della rivista “Diritto d’Autore”)
Mario Fabiani focalizza il suo intervento sulla storia del diritto d’autore nelle reti. Storia abbastanza recente che si può far risalire a qualche decina di anni fa con l’avvento delle tecnologie della convergenza che hanno reso le opere di ingegno liquide e non rintracciabili, facendo perdere all’autore il controllo della loro distribuzione. Ma non è solo la convergenza ad aver rappresentato un pericolo per le norme di tutela del diritto d’autore. La pervasività della rete e la conservazione dei dati in remoto ha, infatti, messo in crisi anche il principio di territorialità uno tra i più antichi pilarsi della tutela del diritto d’autore. Il rimedio a questo cambiamento di scenario è la creazione di licenze multi repertorio e multi territoriali che possono fornire un contributo rilevante allo sviluppo di un’offerta legale in rete.
- Libertà della rete ed equo compenso per gli autori AttiElisa Grande(Capo Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria - Presidenza del Consiglio dei Ministri)
Elisa Grandi inizia il suo intervento sottolineando come l’Italia abbia una normativa sul diritto d’autore vecchia di settant’anni. In questi anni il mondo è cambiato soprattutto con l’avvento della rete e, anche se ancora troppo spesso si associa alla libertà della rete il concetto di gratuito, stanno nascendo sistemi di equa retribuzione delle opere d’ingegno. Le regole non sono necessariamente limitazioni alla libertà, ma sono soprattutto meccanismi necessari per garantire l’offerta stessa di contenuti in rete. Per far capire questo concetto occorre lavorare per la formazione, soprattutto quella dei giovani, e soprattutto lavorare per trovare forme di retribuzione più eque. Un esempio di questa forma di finanziamento è una tassa di scopo sul canone delle connessioni ad internet.
- Un offerta legale in rete per il settore cinematografico AttiMario Gallavotti(Consulente legale - ANICA)
Mario Gallavotti si concentra sul settore cinematografico, basato sul sistema delle finestre temporali che scandisce il mercato dei diversi supporti su cui viene distribuito un film (sala cinematografica, dvd, paytv, televisione…). Gallavotti sostiene la necessità di queste finestre ed anzi ritiene sia necessaria una nuova regolamentazione che richiami questo modello, perché il modello di business del cinema è ancora legato ancora al successo al botteghino e le finestre temporali evitano che un mercato cannibalizzi il “successivo”. Gllavotti chiude il suo intervento sottolineando come “offerta legale” in rete non possa equivalere ad “offerta gratuita” e rinnovando la necessità di una lotta alla pirateria in rete proposta come unica garanzia per la sopravvivenza del mercato.
- Il music cloud: un nuovo modello per la distribuzione di contentuti musicali in rete AttiEnzo Mazza(Presidente - FIMI)
Il mercato della musica sta cambiando a ritmi vertiginosi. Enzo Mazza analizza il tema del “cloud computing” come nuovo modello di business per la distribuzione della musica in rete, anche se a dire il vero i modelli sono più di uno dalle piattaforme come i-tunes, agli accordi tra case discografiche e youtube. Il tema cardine di un’agenda digitale di un paese è quello dei contenuti che sono un prodotto che traineranno il resto dei consumi digitali. In questo senso le piattaforme informatiche per l’offerta legale di musica sono la chiave di volta, ma d’altra parte l’azione di contrasto alla pirateria non va eliminata perché è l’elemento fondamentale per lo sviluppo di business innovativi.
- Il mercato illegale del software in Italia AttiMatteo Mille(Presidente - BSA)
Matteo Mille presenta le istanze degli operatori IT che in Italia stanno innovando il settore della distribuzione dei contenuti in rete e che ogni anno subiscono un danno ingente da parte della diffusione illegale del software in rete. Oltre il 49% del software in circolazione in Italia è contraffatto (15 punti sopra la media europea) e limitare questo fenomeno vuol dire favorire gli investimenti in innovazione del settore, ma anche contribuire allo sviluppo economico del paese. Se si riuscisse a ridurre di 10 punti percentuale il tasso di pirateria software, il Pil aumenterebbe di circa 3,6miliardi di PIL l’anno con una relativa impennata dell’occupazione e del gettito fiscale. Il problema, però è che manca una cultura della legalità che riduce enormemente la possibilità di sinergia tra le forze dell’ordine e la piccola utenza privata (cittadini e imprese).
- Il contrasto alla diffusione illegale di contenuti come tutela degli autori AttiAlessandro Occhipinti(Segretario Generale - SNS)
Alessandro Occhipinti affronta l’argomento della tutela del diritto d’autore con una provocazione: per favorire la lotta al mercato illegale dei contenuti on line occorre utilizzare tutte le possibilità della comunicazione. Nel suo intervento la tutela del diritto d’autore si configura come un vero e proprio scontro con i sostenitori della libera circolazione dei contenuti in rete, sostenitori, in realtà di un pratica illegale.
- Diritto d'autore e tutela della proprietà industriale AttiGianluca Scarponi(Ministero dello Sviluppo Economico)
Gianluca Scarponi focalizza il suo intervento sulla lotta alla contraffazione, un tema più generico di quello della tutela del diritto d’autore toutcoutr. In Italia c’è una separazione tra tutela del diritto d’autore e tutela della proprietà industriale, ma per Scarponi è necessario operare in sinergia per mettere a sistema risorse e competenze.
- Un mercato legale per i contenuti on line è necessario AttiGuido Scorza(Presidente Istituto per le politiche dell’Innovazione)
Guido Scorza inizia il suo intervento richiamando i due interventi che lo hanno preceduto, quello di Gianluca Scarponi e quello di Alessandro Occhipinti, e sui toni che questi relatori hanno usato, per sottolineare come, in materia di tutela del diritto d’autore, il modello di business legale dovrebbe venire prima delle iniziative di enforcement. Gli utenti della rete non sono, infatti, bovini facili da guidare attraverso steccati o barriere, l’approccio corretto per Scorza è quello di promuovere il mercato legale sulla rete e solo dopo concentrarsi sui “ladri”, ma sui veri ladri, ossia su coloro che scientemente di fronte alla possibilità di fruire facilmente di un contenuto legale scelgono di fruirne in maniera pirata. Piuttosto delle campagne di pirateria che fanno del fruitore un criminale e che innescano meccanismi di mitizzazione, occorrerebbe, quindi, mettere mano alla normativa anche in considerazione del fatto che il diritto d’autore è solo uno tra i diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione.
Avvocato, Dottore di ricerca in informatica giuridica e diritto delle nuove tecnologie, è docente presso il Master di diritto delle nuove tecnologie della facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bologna, presso il Master in Sicurezza dei sistemi e delle reti informatiche dell’Università La Sapienza di Roma, presso la Scuola Ufficiali dell’Arma dei Carabinieri, presso il Corso di Laurea in tecnologie informatiche dell’Università La Sapienza nonché presso la European School of Economics.E’ membro del Consiglio scientifico e del Consiglio dei docenti del Master di diritto delle nuove tecnologie dell’Università degli Studi di Bologna. Tiene lezioni e seminari in numerosi corsi di specializzazione, di laurea e master presso i quali cura prevalentemente l’insegnamento delle materie connesse alla tutela giuridica del software,
alla proprietà intellettuale nella società dell’informazione, ai contratti ad oggetto informatico nonché al diritto della concorrenza e dei consumatori in internet (Il Sole 24 ore, Master Diritto e impresa – Polo didattico di Rimini – Università degli Studi di Bologna, European School of economics, Università degli Studi di Messina, Università di Pisa, Centro Studi in Informatica Giuridica, SCINT – Sviluppo e cooperazione per le imprese ed internazionalizzazione, Centro Studi in informatica giuridica CSIG, Facoltà di Informatica dell’Università di Roma La Sapienza, Master in Management e diritto dell’innovazione digitale, Scuola di formazione Aforisma e SCINT).Collabora con numerosi periodici, quotidiani e riviste: L’Espresso, Wired.it, Punto Informatico, PC Magazine, Win Magazine, Office Magazine, Computer Business Review, Internet Magazine e
Quale computer, il Corriere Giuridico già membro del comitato di redazione della Rivista di Diritto dell’Internet (IPSOA) nell’ambito della quale ha curato l’Osservatorio di diritto comunitario ed internazionale nonché della redazione della rivista giuridica Temi Romana.E’ giornalista pubblicista. Esercita la professione legale presso lo Studio Scorza, Riccio & Partners del quale è socio fondatore e presso il quale si occupa, prevalentemente, di questioni connesse al diritto civile, industriale e della concorrenza con particolare riferimento alle problematiche dell’Information society.
Ha fondato e presiede l’Istituto per le politiche dell’innovazione ed è coordinatore della Open Media coalition.